lunedì 28 ottobre 2013

Volpi

"...Oltretutto poi, chissà perché, Volpi è diventato garante e membro del comitato scientifico del festival di Lecce, che si svolge nella mia città. Un festival dove qualche anno fa hanno reso omaggio al grande cineasta turco Yilmaz Guney, militante rivoluzionario, per molti anni in carcere, strappato da set pericolosi per il governo, e sono sicuro che è stato anche per merito suo. Perché era il terzo cinema che davvero lo aveva conquistato. Né Hollywood né cinema d'autore. Il cinema rosso e esperto realizzato in Asia, Africa e America Latina, quello meno protetto, ma non meno ricco di cultura e forza espressiva, quello che ha più difficoltà a farsi vedere. In fondo era il cugino, in quel decennio, del cortista italiano indifeso e inascoltato. 
 
E come presidente da sempre dell'Aiace, si deve a Gianni Volpi quel lavoro certosino che ha cambiato ormai il panorama della offerta cinematografica in Italia. Le due vie, blockbuster e Altro cinema, sono patrimonio non più solo delle grandi città, ma dell'intero territorio italiano.  E oggi con terzo cinema si intende anche il cinema dell'Iran e della Cina, della Corea e dell'Egitto, di Israele e della Thailandia, dell'India e del Sudafrica....E il corto e il documentario. Tutto quello che Volpi ha sempre difeso e diffuso. Per molti anni tra l'indifferenza generale...." 

Tratto dal blog di Roberto Silvestri http://ilciottasilvestri.blogspot.it/ 

Nessun commento:

Posta un commento