sabato 2 giugno 2012


 Amazonen / Das Brustkrebs-Projekt von Uta Melle, mit Fotos von Esther Haase & Jackie Hardt

1 commento:

  1. Certo dire che non è potente e scardinante questa azione della Uta... Altrochè Body Art! Questa è esattamente la linea del Terzocinema: capovolgere il flusso della corrente, non andare semplicemente controcorrente, ma cambiare proprio la direzione, sospingere le acque verso la fonte. Innaturale? Certamente che lo è. Forse queste mutilazioni sono natuali? No, sono carne strappata alla vita, ma vissute certamente nel modo piu’ vitale possibile: Eros finalmente liberato dall’angoscia della prestazione, della presentazione e della prescrizione. Altre sono le profonde mutilazioni, quelle delle protesi mentali al silicone e della grande protesi globale che è la comunicazione ufficiale. A.F.

    RispondiElimina