martedì 12 giugno 2012


ECOGRAFIA DEL RELITTO:COSA MANCA NELLA COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA
Pochi documentari e in genere o istituzionali o di creazione, ma una creazione che non interessa nessuno tranne l’autore che si guarda allo specchio attraverso il trattamento indiscreto di dati altrui. Cio’ che viene meno è la documentazione audiovisiva tout court. Esiste una frammentazione di microdati ma non esiste una stesura video dispiegata di informazioni organiche su un argomento, un autore, un movimento. Diciamo che per quanto deprecabile sia L’Enciclopedia, per quanto razionalista, illuminista, partizionata e quindi parziale, è cio’ che in sostanza manca nell’informazione audiovisiva che risulta invece frammentaria e priva di concrete connotazioni scientifiche d’archivio. L’archivio audiovisivo mondiale non è quindi né sistemico né atomistico è semplicemente un ammasso di relitti semiotici e il tentativo di mettere assieme questi pezzi per ricomporre un sapere, somiglia piu’ al recupero della carcassa polverizzata dello Shuttle piuttosto che all’assemblaggio di una struttura significante. L’unica possibilità che vedo percorribile è l’implementazione sostanziosa della produzione di materiale di repertorio girato secondo il metodo della Postazione Per la Memoria e la Tecnica dell’Ascolto Condiviso da un lato e il tentativo di recupero reticolare, sistemico, flessibile e interattivo dell’informazione videonebulizzata dall'altro. A.F.

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